La Tavola Perfetta per un Matrimonio. Come Apparecchiare.

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Vi ricordate del personaggio Vivian Ward interpretato da Julia Roberts nel film Pretty Woman cercando di imparare ad usare le posate perché aveva una cena speciale con Edward Lewis (Richard Gere) .. È cosi,  ci sono tante posate che sembra si debba fare un corso per saperle utilizzare durante un banchetto.
 
Leggendo la storia troviamo che l’attrezzo più antico a tavola è il coltello, ma in tempi passati non si utilizzava l’argenteria, si mangiava con le mani e accanto al piatto sistemavano una ciotola d’acqua dove i commensali potevano lavarsi le mani costantemente. Nonostante i timidi tentativi di introdurre l'abitudine di utilizzare la forchetta dal XI secolo in Europa, non si generalizza il suo uso senno già entrati nel XVIII secolo, quando gli ospiti iniziano ad utilizzare il proprio piatto, bicchiere, coltello, cucchiaio, forchetta e tovagliolo (che si appendeva sul petto e non annodato intorno al collo). Leggere: Storia della Posateria.

Non solo utilizzare l’argenteria è un'arte, anche apparecchiare la tavola lo è. Se è vero che il galateo prescrive delle regole di disposizione delle posate secondo il menù sia di carne, pesce, con o senza antipasto, e anche vero che non esistono ferree regole fisse per un allestimento ideale per una festa indimenticabile.  È sufficiente, pero,  soddisfare i valori, lo stile e l'atmosfera del momento, evitando piatti eccessivamente elaborati o forchette e coltelli splendidi ma difficili da maneggiare.

In un matrimonio gran parte del tempo verrà trascorso a tavola, è bene, dunque, che gli sposi curino dettagliatamente la sistemazione della mise en place (messa a disposizione).  L’impatto estetico dell'insieme deve essere coerente, se l’evento si realizza in un agriturismo i sottopiatti non debbono essere d’argento o i centri tavoli di cristalli. Allo stesso modo non si usa più un menù stravagante ed una tavola strapiena di posate e bicchieri perché alla fine è scomoda.
 
Allora, come apparecchiare la tavola?, osservando tante varianti di forchette, coltelli e cucchiai si potrebbe affermare che per predisporre una mise en place perfetta sarebbe necessario un assortimento in practica infinito d’accessori.  Esistono oltre 15 tipi di forchette diverse, e lo stesso si potrebbe dire per i bicchieri e le stoviglie.  In realtà, il punto d’equilibrio lo troviamo nella funzionalità, eleganza e la fantasia.

Il numero di pezzi che vengono sistemati sulla tavola dipenderà del menù, il tipo di servizio (Leggere: Tipi di Servizio al Tavolo) e di ciascuna portata, il limite da rispettare e la funzionalità: un banchetto con otto portate in teoria dovrebbe prevedere otto forchette per ciascun commensale, generalmente, si posizionano 2/3 forchette al massimo, successivamente il cameriere provvederà a sostituirle a mano a mano che vengono utilizzate.  Tutto dipenderà anche del tipo di banchetto che si offrirà, si è una colazione, un pranzo, una cena di gala, ecc.


Secondo il “Galateo” le posate e gli altri elementi che compongono la mise en place vanno messi in un determinato ordine, questo non vuol dire che tutto deve essere tremendamente complicato, vediamo qualche regola base, e qualche consiglio:
Il sottopiatto è la base e il centro del “place” e sarà distante 2-3 cm dal bordo del tavolo, si dispongono ad uguale distanza l'uno dall'altro. Non potrà poi essere tolto se non a fine pasto. Sopra vanno il piatto piano ed eventualmente se c'è la minestra in brodo si mettono anche i piatti fondi o le tazze per il consommè. Quando il servizio è effettuato da uno o più camerieri si apparecchia un solo piatto, dopo proveranno a cambiare i piatti per le altre portate. Quando invece non c'è servizio, si possono apparecchiare fino a tre piatti, per l'antipasto, il primo e il secondo. Gli altri saranno a portata di mano su un tavolino o su un carrello. Se scegliete i piatti decorati, abbiate cura che il disegno possa essere guardato nel verso giusto dal commensale.

A sinistra del sottopiatto le forchette, all’esterno quella che si userà per prima. Tutte ad 1 cm dal bordo del tavolo. Le maniglie delle posate dovrebbero essere tutte allineate. La forchetta da pesce è leggermente appiattita e con i quattro rebbi che non iniziano tutti sulla stessa linea, lo spazio centrale risulta più scavato nel corpo.

A destra i coltelli e il cucchiaio, (L'unica forchetta che è ammessa sulla destra è quella da ostriche con tre rebbi invece di quattro).  Il coltello si colloca con la lama sempre rivolta verso il piatto.  Il cucchiaio da tavola (detto anche da minestra) si pone verso l’esterno poiché sarà il primo generalmente ad essere usato.

Le posate da dessert vanno messe orizzontalmente davanti al sottopiato,  la forchetta con il manico a sinistra e il cucchiaino ed il coltello da frutta col manico verso destra. Ma la tendenza attuale è quella di non metterli sul tavolo e di offrire loro più tardi, quando il dolce è servito. Al momento  di servire il dolce si dovrebbe sparecchiare togliendo tutto e lasciando solamente i bicchieri per il vino da dessert e da acqua.

I bicchieri vanno messi in alto a destra del sottopiatto, in ordine di grandezza, da sinistra posizionare il bicchiere più grande che sarà quello dell’acqua, poi quello medio per il vino rosso, poi quello per il vino bianco e, infine, quello dalla forma più allungata per lo spumante. I bicchieri non dovranno essere più di quattro per non creare troppo disordine intorno al commensale. (Leggere: Tipi di Calici)

Il tovagliolo, non deve essere di carta e deve essere uguale alla tovaglia,  va messo a sinistra delle forchette. La misura ideale sarà di 50cm. Piegato in modo semplice ma perfetto, non dentro del bicchiere, potrà essere messo sul piatto d’ognuno, oppure sul lato sinistro a mezzo centimetro dal bordo del tavolo.

Il pane va servito su un piattino a sinistra dei bicchieri o in appositi cestini portapane.

Si possono collocare il sale ed il pepe. Per pranzi informali basta una sola saliera e un solo macinapepe, mentre nelle occasioni importanti viene apparecchiata una piccola saliera ed un portapepe accanto ad ogni posto o tra due piatti. Altri oggetti come la formaggiera, il piato di frutta, le mezzelune da insalata, la salsiera, ecc sono portati a tavola solo se e quando sono necessari. Un'altra opzione è quella di portare a tavola il sale, il pepe, l’olio e l’aceto, ecc solo su richiesta dei commensali.
 
 Alcune considerazioni:

L’argenteria sul tavolo cominciano dall’esterno, giacché le posate più esterne saranno le prime ad essere utilizzate.  A differenza di quanto in uso una volta, oggi non si usa più apparecchiare le posate con i rebbi delle forchette e l'incavo del cucchiaio all'ingiù, un tempo invece questa disposizione era di regola per mostrare le cifre incise sulle posate.

Il tavolo non deve essere né troppo grande, con distanze eccessive tra un invitato e l'altro, né troppo piccolo.  Da evitare la sensazione d’essere troppo stretti o troppo separati. Le proporzioni dovranno rispettare il numero degli invitati e la distanza media tra un coperto e l’altro, dovrà essere più o meno di 75 cm. 

La biancheria dovrà essere anzitutto immacolata, perfettamente pulita ben stirata e distesa.  Il tipo di tessuto, il colore e la trama possono essere scelti in base ai propri gusti, facendo sempre attenzione pero all'equilibrio complessivo.  Vanno assolutamente evitati i tessuti sintetici, oltre che poco raffinati, saranno poco piacevoli al tatto. 
  
La tovaglia deve ricadere in modo uniforme lunga tutto il perimetro della tavola, la lunghezza della tovaglia ideale deve quasi sfiorare terra, senza tuttavia toccare il pavimento. (Leggere: Misure dei Tavoli e Tovaglia di Ricevimento).  Una tovaglia troppo corta dà il senso d’inadeguatezza e di povertà, quando soprattutto si vedono le gambe del tavolo. Invece, una tovaglia eccessivamente lunga oltre ad essere scomoda (i commensali sicuramente si troveranno la tovaglia fra i piedi), rischia d’essere pericolosa per chi si alza. Piuttosto trendy il cosiddetto "runner", una tovaglia stretta e lunga, che spesso si piazza sopra un'altra tovaglia, in contrasto di colore, che deve aver con una caduta laterale di 40 o 50 cm. Sotto la tovaglia, occorre il cosiddetto "mollettone" un panno piuttosto spesso, oltre a proteggere la superficie del tavolo, attutirà i rumori che si fanno appoggiando i bicchieri, rendendo la superficie più morbida.

Seguendo sempre l’idea che la tavola non deve risultare troppo pesante, scegliete la tovaglia in base all’occasione, d’accordo con il servizio di piatti utilizzato, alla festa e alla location.  Evitate d’abbinare piatti e posate variopinti con tovaglie dalla fantasia eccessivamente vivace: cercate sempre di mantenere un equilibrio cromatico. Al posto della tovaglia si possono usare le tovagliette all'americana, una per ogni commensale, per questo tipo di servizio bisogna avere un bel tavolo è preferibile utilizzarle per occasioni informali, in famiglia o tra amici e, soprattutto, solo a colazione, mai a pranzo.
 
Il centrotavola è un altro elemento importantissimo che ha lo scopo di attirare l'attenzione verso il centro, deve rispettare lo spazio rimasto a disposizione e non deve essere eccessivo, quindi dare la possibilità a tutti gli ospiti seduti nella stessa tavola di conversare. Meglio se si usano basse poco ingombranti per non ostacolare i movimenti e impedire la vista ai commensali.  Il centrotavola può essere fatto di fiori freschi, con colori che si abbinino alla tavola e con profumazione ridotta in modo da non sovrastare l’odore dei cibi (lo steso vale per le candele). I fiori finti sono da evitare, fatta eccezione forse per quelli di seta.  In quanto alle candele,  va evitato che le fiammelle delle candele risultino all’altezza degli occhi dei commensali,  per questo i candelabri devono essere alti.

Anziché disporre tutto quello che serve subito sul tavolo, come ad esempio i bicchieri e le posate per tutto il pranzo, la soluzione sempre più spesso adottata prevede di disporre per ogni commensale le posate e i bicchieri che servono per quella specifica portata, portando quelli per la successiva immediatamente prima della portata stessa. Questo alleggerisce molto la struttura del singolo posto a tavola e pone al riparo del rischio di un eventuale imbarazzo da parte d’ospiti non abituati al gran numero di posate e bicchieri.

 
Piccole accorgimenti:
1.La tavola deve essere apparecchiata con cura prima dell’arrivo degli ospiti.
2.Sono banditi portacenere e stuzzicadenti (questi ultimi non si mettono a tavola e tanto meno vanno richiesti al cameriere o alla padrona di casa; in pubblico non devono essere utilizzati durante il pasto, né dopo).
3.Sono bandite le bottiglie di plastica .  L'acqua, se minerale va lasciata nella sua bottiglia originale, se di rubinetto va servita in una caraffa.
4.Il vino, se pregiato va servito nella sua bottiglia, se comune va presentato nella caraffa; Il vino rosso invecchiato va aperto in anticipo per farlo "respirare" utilizzando magari un decanter.
5.Mai mettere in tavola sottobicchieri.
6.I piatti una volta utilizzati devono essere tolti dal lato destro, mentre le portate nuove devono essere messe da sinistra.
7.Il vino si versa da destra
8.Nel servire è importante privilegiare le signore, per ultima la padrona di casa, e poi passare ai signori con il medesimo criterio.
9.Se uno dei vostri ospiti rifiuta un piatto per motivi di salute (se non è cosi non sarebbe coretto farlo), questo dovrebbe essere ritirato insieme al coperto corrispondente.
10.Accertatevi che il direttore di sala presti grand’attenzione al ruolo dei camerieri che dovranno essere attenti a servire gli ospiti in modo celere e non lasciare a tavola bottiglie vuote.
 

Sembra che la mise en place segua regole troppo rigide, ma non è cosi si può fare la differenza, pensando  a dettagli come ad esempio, eleganti segnaposti, la legatura dei tovaglioli con un nastro in tinta con il tema cromatico del matrimonio, un piccolo bouquet floreale vicino ad ogni posto,  candelieri in argento, menù personalizzati, un’immagine o logo con i nomi degli sposi stampati sui tovaglioli, si può personalizzare una tavola di mille forme basta creatività e buon gusto.
 

Per concludere, il successo di un ricevimento di nozze o di una cena o pranzo non dipenderà di come si apparecchia la tavola.  Arredare la tavola con una mise en place elegante e funzionale, aggiungerà sicuramente molti punti positivi alla valutazione complessiva dell’evento. Tuttavia altri fattori incideranno con maggior peso, dovete pensare che i vostri ospiti trascorreranno un paio d’ore seduti al tavolo, perciò è importante  metterli al proprio agio, offrire una tavola con una seduta comoda, un menù di qualità (ricorda il cibo deve essere il protagonista) e un ambiente gradevole. 


Leggere Anche:
Come si Lasciano le Posate Dopo Mangiato

2 commenti:

  1. sarebbe opportuno informarsi prima di scrivere cose errate!!!!

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    1. Buongiorno, sarebbe interesante sapere che cosa non è giusta per correggere possibili errori..

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