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Torta del matrimonio della Regina Isabel II con il Píncipe Felipe (1947) |
Si dice che la torta nuziale è una tradizione che nacque nella Grecia. Le torte erano molto semplici, si fabbricavano a base di farina, orzo (simbolo della prosperità) e sale. Il risultato appariva in forma di un grosso pane. Ogni invitato doveva spezzare una fetta di questo pane sulla testa degli sposi per assicurare fertilità e felicità.
Invece, nella Roma antica si collocava il pane sulla testa della sposa ed era rotto su di essa come simbolo di fertilità. Gli ospiti, dopo di questo, raccoglievano le briciole giacché si riteneva che fosse un presagio di buona fortuna e poi li mangiavano.
Invece, nella Roma antica si collocava il pane sulla testa della sposa ed era rotto su di essa come simbolo di fertilità. Gli ospiti, dopo di questo, raccoglievano le briciole giacché si riteneva che fosse un presagio di buona fortuna e poi li mangiavano.
Nell’Inghilterra, intorno al XVII secolo, gli ospiti del matrimonio, portavano piccole dolcetti e dovevano costruire una torre con tutti i panini. La leggenda assicurava che quanto più alta la torre, più felice sarebbe stato il matrimonio. Una volta terminata l’opera, gli sposi dovevano baciarsi sulla torta, prestando attenzione a non distruggerla. Riuscire nell’intento era garanzia di salute e felicità per tutta la vita. Si afferma che un francese ha visto quest’abitudine e ha deciso coprire la torre de dolcetti con la glassa facendo una spezie di torta unica.
Ma solo nell’Ottocento nei paesi anglosassoni la torta nuziale assume l’aspetto odierno. In Italia fino alla prima metà del Novecento non aveva ancora avuto successo, infatti, i matrimoni terminavano con un semplice dessert. Ma è a partire dagli anni ’50 che l’uso della torta nuziale si diffonde diventando un elemento indispensabile per concludere al meglio il ricevimento nuziale.
Ma solo nell’Ottocento nei paesi anglosassoni la torta nuziale assume l’aspetto odierno. In Italia fino alla prima metà del Novecento non aveva ancora avuto successo, infatti, i matrimoni terminavano con un semplice dessert. Ma è a partire dagli anni ’50 che l’uso della torta nuziale si diffonde diventando un elemento indispensabile per concludere al meglio il ricevimento nuziale.
In Inghilterra c’erano due usanza molto curiosa, che oggi si usano ancora. Una è quella di gettare per la finestra un piatto di torta, se il piatto si rompeva, significava che la sposa sarebbe felice con suo marito, il contrario significava un futuro incerto. D'altra parte, si metteva un anello all'interno della torta, l’invitato che lo trovava, aveva assicurato la felicità per un anno. La parte superiore della torta in genere viene mezza da parte per il battesimo del loro primo figlio o il primo anniversario.
La tradizione di mettere un anello dentro la torta la possiamo incontrare anche in Messico, Argentina, Paraguay e altri paesi latinoamericani, la chiamano "La tira de Cintas" (tirare il nastro), dove ogni giovane nubile prendeva un pezzo di nastro che usciva della torta sperando di tirare fuori l'anello che secondo la credenza popolare voleva dire essere "la prossima a sposarsi". Con il passo del tempo quest'abitudine è stata cambiata per altre usanze.
In alcuni paesi si crede che un pezzo di torta può trasmettere buona fortuna agli amici. Così gli ospiti viene dato un paio di fette da portare a casa, e inviano porzioni ai cari che non hanno potuto partecipare al banchetto.
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